
INTERVENTO DI RESTAURO AL PORTALE DI INGRESSO DEL TEATRO OLIMPICO
L’Associazione Amici dei Monumenti, dei Musei e del Paesaggio per la città di Vicenza e provincia per valorizzare il contributo di 25.875,73€ ricevuto il 3 settembre 2018 dal Ministero ai Beni e alle Attività Culturali ai sensi dell’art. 1 comma 4 del D.P.C.M. 21 Marzo 2016 – 2 x 1000 in favore delle Associazioni Culturali-, ha deliberato di avviare la procedura per un intervento, a sue spese, di restauro del portale seicentesco di accesso al Giardino del Teatro Olimpico di Vicenza.
L’intervento di restauro restituirà opportuno decoro all’ingresso del Teatro da Piazza Matteotti, che costituisce una delle principali “porte d’ingresso” del turismo vicentino.
PROPOSTA DI INTERVENTO a cura di Gabriele Zorzetto
L’iniziativa di intervento proposta dall’Associazione Amici dei Musei e dei Monumenti di Vicenza ha come obiettivo il completo restauro del portale principale che dà accesso al giardino del Teatro Olimpico.
Questo manufatto, realizzato con elementi in pietra di Vicenza, manifesta infatti numerose problematiche di conservazione, dovute a diversi fenomeni tra cui l’età stessa della struttura, il degrado dei materiali, l’inquinamento atmosferico, il guano, la vegetazione infestante, l’umidità.
In particolare, si prevede l’esecuzione delle seguenti fasi:
– esecuzione di opere provvisionali, tali da consentire comunque la funzionalità degli accessi al giardino in completa sicurezza anche durante i lavori;
– esecuzione di indagini e analisi chimico-fisiche sui materiali;
– restauro dei materiali lapidei, mediante: rimozione della vegetazione esistente:, rimozione delle colonie di microorganismi mediante applicazione di prodotto biodeteriogeno, pulitura delle superfici mediante l’impiego di acqua demineralizzata, pulitura delle superfici mediante carbonato d’ammonio, pulitura della superficie mediante l’ausilio di impacchi, stuccatura delle micro-fessurazioni e delle lacune, consolidamento degli elementi in pietra presentanti fenomeni di distacco, applicazione su tutte le superfici di prodotto ad azione consolidante e biocida.
CENNI STORICI. Il muro di cinta e il portale
Nella seconda metà del XIII secolo, con l’instaurazione del dominio padovano, la zona orientale del centro cittadino di Vicenza, dove un canale del fiume Bacchiglione originava una vera e propria isola, venne completamente riorganizzata a difesa con la costruzione del Ca-stello di cui oggi rimane inalterato il perimetro, ed entro il quale venne in seguito eretto il Teatro Olimpico.
Protetto da tre alte torri, il Castello, chiamato dell’Isola o di San Pietro, era un caposaldo difeso da un robusto presidio di fanti e balestrieri. Dopo aver subìto gravi danni nel conflitto con Veneziani e Veronesi alla fine del XIV secolo, il Castello venne in seguito privato di due delle torri e trasformato in arsenale e prigione.
Nei secoli seguenti il complesso fu sede del “Territorio”, ovvero della amministrazione della provincia vicentina sotto la Repubblica di Venezia, e successivamente di altre attività.
Il recinto murario originario, come si può ancora osservare, si è conservato nella sagoma e, in parte, anche nelle opere murarie: in particolare, il tratto che delimitava la corte d’armi verso la Piazza Matteotti, e che oggi costituisce il muro di cinta del giardino del Teatro Olimpico, conserva la struttura duecentesca in mattoni e pietre.
È impreziosita dal portale eretto nell’anno 1600 per iniziativa dell’allora capitano di Vicenza, il nobile veneziano Francesco Tiepolo. Nonostante la passata storiografia ne abbia abitualmente attribuito la paternità all’architetto Ottavio Revese, recenti studi (Luca Trevisan, 2016) ne riconducono potenzialmente l’attribuzione a Vincenzo Scamozzi, in ragione di convincenti considerazioni stilistiche e cronologiche.
Il portale, le cui componenti si riconducono agli stilemi tipici dell’architettura militare del periodo, è caratterizzato da una finitura a bugnato rustico, e decorato nella parte sommitale da bassorilievi rappresentanti lo stemma dei Tiepolo e trofei d’armi. Un’iconografia intesa a rappresentare l’antico ingresso all’“armamentario”, ovvero al magazzino di materiali militari dell’esercito veneziano situato all’interno del Castello e dove, ancora ai primi del Seicento, si conservavano armi ed equipaggiamenti per mobilitare, in caso di necessità, cinque o seimila persone.
Sulla soprastante fascia con l’iscrizione, attestante il periodo di esecuzione del manufatto e fiancheggiata da due pilastrini, stava in origine il Leone di S. Marco, abbattuto dalle truppe francesi nel 1797.
ARTICOLI
TEATRO OLIMPICO, PARTONO GLI INTERVENTI DI RESTAURO a cura di Matteo Venturini
L’intervento, in programma fino a fine luglio, ha un costo di 24 mila euro, a carico degli Amici dei monumenti, dei musei e del paesaggio per la città di Vicenza e provincia.
Ad illustrare i lavori questa mattina erano presenti il sindaco Francesco Rucco, l’assessore alle infrastrutture Claudio Cicero e il presidente dell’associazione Amici dei monumenti, dei musei e del paesaggio per la città di Vicenza e provincia Mario Bagnara.
“Stiamo investendo risorse importanti per la valorizzazione dei monumenti della nostra città – ha spiegato il sindaco Francesco Rucco –. Per quanto riguarda l’Olimpico, insieme con la Soprintendenza, con la quale fin da inizio mandato si è instaurata un’ottima collaborazione, stiamo lavorando a un progetto comune per il restauro del Teatro, anche in vista di un eventuale contributo da parte del Ministero per i beni e le attività culturali per il 2020. Vogliamo che l’Olimpico sia un teatro vivo: nei prossimi anni sarà protagonista di stagioni culturali importanti, a dimostrazione che la città deve investire in questo monumento. Il mio auspicio, infatti, è che tra qualche anno possa diventare monumento nazionale, alla pari di altri gioielli italiani ai quali il nostro teatro non ha nulla da invidiare”.
Teatro Olimpico Restauro
“Altre risorse – ha proseguito il sindaco – saranno destinate alla copertura dell’auditorium Canneti con l’obiettivo di riaprirlo al pubblico, e alla Biblioteca Bertoliana per alleggerire le strutture dal peso dei libri. Vogliamo, infatti, investire nel nostro patrimonio culturale, anche con il contributo di privati e associazioni, come quella degli Amici dei monumenti, dei musei e del paesaggio per la città di Vicenza e provincia che ringrazio per il prezioso contributo”.
“Ringrazio l’associazione guidata dal professor Bagnara per aver scelto di destinare ben 24 mila euro a un intervento importante quale il restauro del portale di ingresso del Teatro Olimpico che ogni anno vede transitare migliaia di cittadini e turisti – ha precisato l’assessore alle infrastrutture Claudio Cicero –. Grazie al sindaco, inoltre, saranno stanziati altri 40 mila euro per sistemare completamente il muro di cinta del giardino in modo da avere un intervento organico”.
Nel dettaglio, è previsto il restauro conservativo dei materiali lapidei, in particolare della pietra calcarea di colore bianco/avorio, presumibilmente pietra di Vicenza, di cui è costituito il portale, mediante la rimozione della vegetazione esistente, la pulizia delle superfici, la stuccatura delle micro-fessure, il consolidamento degli elementi in pietra che presentano elementi di distacco e, infine, l’applicazione su tutte le superfici di un prodotto consolidante e biocida.
La diagnosi dello stato di conservazione del portale ha previsto l’analisi dei materiali di cui è costituito oltre che l’individuazione degli elementi di degrado e dissesto presenti.
Il progetto è stato elaborato in base ai principi della conservazione e del minimo intervento, il cui scopo è mantenere autentici, per quanto tecnicamente possibile, le strutture e i materiali che costituiscono il complesso edilizio.
Cenni storici
Eretto nel 1600, il portale di accesso al Teatro Olimpico presenta bassorilievi con trofei d’armi e lo stemma di Francesco Tiepolo, capitano veneto a Vicenza, che simboleggiavano l’antico ingresso al magazzino del Castello, dove erano contenuti materiali ed equipaggiamenti militari dell’esercito veneziano.
Sulla soprastante fascia con l’iscrizione, fiancheggiata da due pilastrini, era presente originariamente il Leone di San Marco, abbattuto dai Francesi nel 1797.
GIORNALE DI VICENZA – SABATO 22 GIUGNO 2019 a cura di Nicola Negrin
IL GIOIELLO PALLADIANO. Presentato il piano da 24 mila euro finanziato dagli Amici dei musei
Portale, cielo e analisi L’Olimpico sotto i ferri.
Avviato il restauro dell’ingresso e approvata la spesa per sistemare il soffitto delle scene di Scamozzi: poi partirà il miglioramento sismico.
L’associazione Amici dei musei ha finanziato i lavori per la sistemazione del portale.
Non è un malato grave. Ma è pur sempre il teatro coperto più antico del mondo. Vista l’età, dunque, è inevitabile che qualche operazione di cura qua e là al teatro Olimpico sia più che necessaria. Ieri è iniziato l’intervento per la sistemazione del portale grazie al finanziamento degli Amici dei monumenti e dei musei. Tra un mese si aggiungerà il lavoro di restauro di tutta la facciata. Nel frattempo si procederà alla sistemazione del cielo delle scene di Scamozzi e tra un anno, grazie al contributo del ministero da un milione, si procederà con il miglioramento sismico. «Stiamo investendo risorse importanti per la valorizzazione dei monumenti della città – afferma il sindaco Francesco Rucco -, vogliamo che l’Olimpico sia un teatro vivo. Il mio auspicio, infatti, è che tra qualche anno possa diventare monumento nazionale». Ma andiamo con ordine cronologico. Il primo intervento ha un costo di 24 mila euro (interamente finanziato dall’associazione) e porterà alla riqualificazione del portale che si affaccia su piazza Matteotti. Nel dettaglio, è previsto il restauro conservativo dei materiali lapidei, in particolare della pietra calcarea di colore bianco/avorio, presumibilmente pietra di Vicenza, di cui è costituito il portale, mediante la rimozione della vegetazione esistente, la pulizia delle superfici, la stuccatura delle micro-fessure, il consolidamento degli elementi in pietra che presentano elementi di distacco e, infine, l’applicazione su tutte le superfici di un prodotto consolidante e biocida. «Ho voluto personalmente questo intervento – afferma il presidente Mario Bagnara – perché sono riuscito a recuperare fondi dal ministero». La diagnosi dello stato di conservazione del portale ha previsto l’analisi dei materiali di cui è costituito oltre che l’individuazione degli elementi di degrado e dissesto presenti. «Grazie al sindaco – aggiunge l’assessore alle infrastrutture Claudio Cicero – saranno stanziati altri 40 mila euro per sistemare completamente il muro di cinta del giardino in modo da avere un intervento organico». Ma non è finita qui. Nei giorni scorsi il settore lavori pubblici ha approvato la spesa (3.539 euro) per la sistemazione del soffitto delle scene scamozziane. «A seguito di sopralluogo tecnico – si legge nella determina del Comune – è stato verificato il distacco di alcuni porzioni di intonaco in corrispondenza dell’intonaco del cielo e sulla base delle indicazioni fornite dalla Soprintendenza risulta necessario procedere a un intervento urgente di messa in sicurezza della porzione interessata dal pericolo di caduta attraverso una velinatura e la successiva analisi dell’intonaco». Infine, «stiamo lavorando a un progetto comune per il restauro del teatro, anche in vista di un eventuale contributo da parte del Mibac per il 2020», annuncia Rucco. Si tratta di un piano che, con un finanziamento di un milione, potrebbe portare a un miglioramento sismico.